Far dormire un bambino in aereo
- Monica
- 15 gen 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Non è l'unico modo per sopravvivere a un lungo viaggio in aereo, ma il bambino che dorme beato arriva riposato a destinazione e lascia qualche energia anche a voi!
Per un certo periodo di vita non ho amato dormire in aereo perché una volta, mentre dormivo volando per l'Argentina, ha preso fuoco un motore e quindi ho avuto il trauma della "perdita di controllo" per cui passavo interi viaggi anche intercontinentali perfettamente sveglia! Ormai il trauma è passato e ho ricominciato a dormire con una certa soddisfazione... fino all'arrivo di Leonardo!
Dormire o almeno riposare in aereo è importante per tutti: serve a far passare il viaggio più velocemente e ad arrivare freschi a destinazione. Solo che se è difficile per alcuni adulti, figuriamoci quanto può esserlo per un bambino. In realtà quando sono molto piccoli è più facile aiutarli ad addormentarsi. Ricordo per esempio che quando siamo andati in Canada, Leonardo stava per compiere un anno però io lo allattavo ancora, quindi ero tranquilla perché sapevo che in qualche maniera sarebbe riuscito a rilassarsi. Nei voli successivi, invece, ho avuto qualche preoccupazione in più. Questo post è dedicato a quella delicata fascia di età che va dall'anno e mezzo ai tre anni, quando sono grandicelli, ma non abbastanza per capire come addormentarsi, soprattutto scomodi, sui sedili dell'aereo (e a volte pure da condividere con un genitore!).
L'aereo è un grande phon!
Diciamo che ogni bimbo ha le sue abitudini, per esempio Leonardo amava essere cullato anche quando pesava 15 kg (ma poverino, lui era piccolo di età), poi le restrizioni per il Covid hanno reso impossibile alzarsi e, quindi abbiamo imparato a sfruttare l'effetto stordente dell'aereo. Alcuni genitori consigliano di far ascoltare i famosi rumori bianchi, ma personalmente mi sembra eccessivo visto che l'aereo è già un grande aspirapolvere. In più, quell'impercettibile dondolio completa il quadro. Certo, per approfittare di questo bisogna che il bambino stia seduto e allora lì toccherà a voi raccontare qualche storia con voce calma e bassa oppure canticchiare una canzoncina cantilenante o ancora leggere un libro.

Stanchi, ma non stanchissimi
Per avere qualche probabilità di riuscita in più di nanna a bordo fate giocare un pochino i bimbi prima di salire, ma non troppo sennò saranno super eccitati. E ancora, una volta saliti, fate loro scoprire l'aereo, giocare con le cinture, non abbiate la pretesa che si addormentino subito.
Volate di notte
Scegliete un volo notturno così da rispettare di più i bioritmi e cercate di seguire la routine casalinga, ovviamente non sarà uguale, ma se siete abituati a cenare, lavare i denti, mettere il pigiamino e poi leggere una favola della buonanotte, fatelo anche in aereo. E non dimenticatevi di portare a bordo il pupazzetto preferito per la nanna. Far dormire un bambino in volo diurno è per questo molto più difficile, a meno che non sia talmente presto al mattino che si riaddormenta. In ogni caso puntate sul rilassamento e il poco ossigeno in cabina darà una mano!

Scegliete il posto migliore
Cercate di non scegliere posti vicino ai bagni o dove potrebbero esserci molte distrazioni perché sarà più difficile per il vostro bimbo prendere sonno. E se potete prenotate un posto per lui anche se ha meno di due anni perché starete tutti più comodi! Nel caso, come noi, foste viaggiatori low budget vi toccherà condividere il sedile o sedervi per terra per qualche tratto per fare spazio al bimbo! Il miglior consiglio però è quello di chiedere al check in o al personale a bordo se c'è qualche posto vuoto per potervi allargare un pochino.

Il buio in aereo
Provate a creare una tenda accogliente per dormire, così fa un po' di buio e riduce le distrazioni. A tal proposito, chiudo con un aneddoto! Una volta una mamma seduta lungo la mia stessa fila ma nel posto finestrino a destra, mentre noi eravamo tutti a sinistra, ha fatto chiamare la hostess per sgridarmi perché avevo appena appena sollevato gli scuri per far vedere a Leonardo l'alba sui ghiacci del Canada. Mancava ancora un po' all'atterraggio e l'aereo era in modalità notte, ma era uno spettacolo troppo bello per non vederlo. Ho richiuso, per rispetto. Poi l'ho osservata un po' e mi sono resa conto che per tutto il viaggio aveva cercato di far dormire la bimba di circa due anni, senza mai riuscirci. In quel preciso istante la bimba era sdraiata e probabilmente la mamma temeva che la luce dal mio finestrino potesse svegliarla. La bimba non ha mai dormito, ma capisco la disperazione del suo gesto dopo 10 ore senza sonno!

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